Con protervia, da diversi anni è in corso una campagna che mira a stravolgere il senso e gli avvenimenti della storia del secolo scorso. Storici revisionisti, interessati opinionisti politici, esponenti di centrodestra e centrosinistra conducono, con l’appoggio degli apparati delle comunicazioni di massa, una malsana similitudine, continuità, comunanza tra i totalitarismi che hanno infestato il ventesimo secolo: fascismo e nazismo, rei di aver provocato una guerra mondiale, di aver commesso stragi, distruzioni, stermini di massa, milioni di morti, ed il comunismo.
In realtà, i Partiti Comunisti hanno guidato in tutta Europa la resistenza contro i nazifascisti; sono stati duramente perseguitati con carcere, confino, deportazioni e omicidi. Innegabile, inoltre, l’apporto dei Partiti Comunisti alla lotta antifascista, alla difesa del legittimo governo repubblicano in Spagna (nell’indifferenza delle cosiddette democrazie liberali) e nel ricostruire la democrazia in Italia ed in numerosi paesi europei.
Umberto Terracini, fondatore e dirigente del Partito Comunista d’Italia, in carcere per 17 anni durante il regime fascista, partecipò alla riscossa della Resistenza contro gli invasori tedeschi ed i traditori repubblichini, ma soprattutto, come Presidente dell’Assemblea Costituente, sottoscrisse la Costituzione della Repubblica Italiana. È dunque il simbolo della partecipazione del PCI alla costruzione della nostra democrazia, assieme a Palmiro Togliatti, Teresa Noce, Nilde Iotti, Giuseppe Di Vittorio ed altri.
La dittatura che volevano i comunisti: si chiama Costituzione. Parlamentare della Repubblica, fu capogruppo del PCI al Senato per diverse legislature.
Umberto Terracini è quindi esempio della migliore storia del nostro paese ed insieme il simbolo di quanto i comunisti italiani hanno rappresentato nelle battaglie per i diritti dei lavoratori e la pace. Nel suo nome, rivendichiamo il nostro essere patrioti nella storia d’Italia.
Recentemente, lo storico Claudio Rabaglino ha scritto un documentato e scorrevole testo, *Umberto Terracini – Un comunista solitario*, che racconta non solo la biografia avventurosa del dirigente di partito e parlamentare, ma anche il lato di spirito libero, spesso volto a posizioni originali e personali, anche di minoranza, all’interno del PCI, talvolta addirittura precursore e anticipatore, ad esempio nella critica alle tendenze illiberali dei Paesi dell’Est, talvolta apertamente scettico e critico sulla linea ufficiale del Partito, come per il compromesso storico e nell’attenzione ai movimenti giovanili del ‘68 ed alle battaglie per i diritti civili.
Non va dimenticata, inoltre, la sua attività di avvocato, sempre disponibile per la difesa di chi era perseguitato per le proprie idee e per le sue condizioni economiche.
Domenica 22 settembre, dalle ore 10, presso il Circolo “Il cervo” di Collecchio (Strada Nazionale Est, 3, Collecchio), con la gradita presenza dell’autore, presenteremo il libro. Concluderà Ettore Manno, del Comitato centrale del PCI.
Dopo la presentazione del libro, chi vorrà potrà partecipare al pranzo all’interno del Circolo con la presenza dell’autore.
Federazione Partito Comunista Italiano di Parma